Nessuno è perfetto e nemmeno le più grandi aziende lo sono. Più volte è stato dimostrato, attraverso i vari errori di marketing, che anche i più grandi colossi possono commettere i propri errori. Ma questi disastri non devono mai essere sottovalutati, perché si possono imparare delle grandi lezioni di marketing.
Nel 1975 la Coca Cola lanciò una Pepsi challenge in cui i volontari si prestavano a fare un test di degustazione, i risultati del test stabilirono che negli Stati Uniti la maggior parte della popolazione preferiva il gusto di Pepsi incrementandone le vendite.
Solo nel 1985 la Coca Cola lanciò sul mercato una New Coke cambiando leggermente il gusto della bevanda tanto amata, ma questa mossa non venne per niente apprezzata dal pubblico e poco dopo l’azienda decise di ritornare alla vecchia ricetta. Vennero investiti milioni di dollari per la ricerca di un nuovo gusto che riportasse in vetta l’azienda, ma fu un vero e proprio flop.
La lezione che si può imparare da uno dei più grandi errori della storia del marketing è che bisogna sempre ammettere i propri errori.
La Pepsi non ha per niente un curriculum eccellente sulle campagne di marketing, una delle ultime campagne è stata un vero e proprio disastro. Lo spot vedeva protagonista la famosa modella Kendall Jenner e si chiamava “Live For Now”, in questa campagna si vedeva la modella lasciare il proprio lavoro per unirsi ad una protesta casuale. Cresce la tensione tra manifestanti e polizia, e Kendall Jenner si fa avanti aprendo una lattina di Pepsi davanti ad un’agente per sciogliere la tensione. Dopo molte polemiche la Pepsi ha deciso di ritirare la campagna e subito dopo si è scusata.
Da qui si può apprendere che parlare di politica non è mai una buona idea, soprattutto se si tratta di un marchio molto importante legato a questioni sociali. Inoltre, si corre il rischio di cadere nella banalità e nella superficialità.
Nel 1994 l’azienda di automobili Fiat ha cercato di coinvolgere gli spettatori spagnoli con una campagna amorosa. La casa automobilistica ha inviato circa 50.000 lettere d’amore a tutte le donne spagnole, tutte in forma anonima e scritte su un foglio rosa. I bigliettini cercavano di coinvolgere le donne a concedersi una piccola avventura e dopo veniva detto: ci siamo incontrati di nuovo per strada ieri e ho notato come hai guardato con interesse nella mia direzione.
L’idea di Fiat era quella di suscitare interesse, ma poco dopo la campagna ha avuto un fallimento totale perché ha seminato panico tra le donne, tutte pensavano che qualcuno le stesse perseguitando.
La lezione fondamentale è non essere inquietante, gli atteggiamenti romantici vanno dosati nel modo giusto nelle campagne di marketing. Creare un senso di disagio potrebbe far spaventare i clienti e questo può portare anche al fallimento dell’azienda.
Nel 1995 Calvin Klein ha fatto scalpore con il lancio della campagna intitolata il “sesso vende”. Il marchio più famoso di intimo ha ricevuto molte critiche per aver mostrato ragazzi e ragazze adolescenti in posizioni sessualmente molto provocatorie. Tutti i genitori hanno reagito in maniera molto forte contro la campagna, che però è stata molto popolare tra tutti i giovani del tempo.
Lo stilista Klein al tempo dichiarò che voleva trasmettere glamour. Le polemiche accese dei genitori e dei media, non hanno impedito all’azienda di rilanciare la stessa campagna pochi anni dopo. Infatti nel 1999, Calvin Klein ha lanciato una campagna di intimo che metteva in mostra bambini ancora più piccoli. Questa volta le polemiche si sono rivelate molto più forti, tanto è vero che l’azienda ha dovuto ritirare la sua campagna poco tempo dopo.
Quello che si può apprendere da questa campagna è che se una campagna funziona una volta, non vuol dire necessariamente che funzionerà di nuovo. Quando si fa marketing bisogna far crescere le campagne e non replicarle. Non bisogna basarsi sul successo del passato, ma bisogna evolversi sempre e portare nuovi contenuti.
Quando venne prodotta la Ford Edsel finì solo per costare milioni di dollari alla casa automobilistica, il problema è che l’autovettura non offriva nulla di nuovo rispetto i modelli precedenti di auto, inoltre questo avvenne in un periodo in cui era molto forte la recessione economica. Quindi in conclusione, la Ford Edsel non ha mai suscitato un forte interesse nei clienti.
Da questo si può apprendere che non bisogna mai lanciare o promuovere oggetti che non offrono nessuna novità sul mercato e ai clienti. Se si ha difficoltà a realizzare nuovi prodotti è bene ridurre il prezzo e non aumentarlo senza apparente motivo.
Questi sono solo alcuni errori di marketing nella storia e sono stati commessi dai più grandi marchi conosciuti al mondo. Se tenete al business della vostra azienda e non volete cadere nelle stesse trappole, non si può che trarre una grande lezione per crescere con grande successo. Ciò che dovrebbe essere ovvio è che chiunque può commettere errori, grandi o piccoli. Se si guardano gli errori degli altri, tutti gli imprenditori possono imparare cosa non fare.
Il piano di marketing deve essere sempre chiaro all’imprenditore che lo mette in atto, ma ci sono degli errori da evitare per non cadere in quelle che sono le trappole che hanno travolto anche le aziende più grandi del mondo.
Se ci si rivolge ad un’ampia fascia di persone è sempre consigliato non parlare come se ci si riferisse ad un gruppo, perché ogni individuo deve sentirsi direttamente partecipe e bisogna dialogare apertamente con ognuno di essi.
Catturare l’attenzione dei clienti attraverso grafici e tabelle varie è la strada che porta alla noia. I clienti vogliono sentirsi parte attiva e bisogna trovare il giusto modo per comunicare le proprie emozioni attraverso un linguaggio accattivante. Tutti vogliono sentirsi attratti dalla novità e in assenza di emozioni il cliente potrebbe non sentirsi coinvolto.
Stabilire un buon piano di marketing è importante per poter avere il pieno controllo su tutte le attività che riguardano un’azienda. In un piano di marketing ben definito si possono strutturare tutte le analisi e le riflessioni che portano a nuove opportunità di vendita. Con il giusto piano è possibile anche individuare i punti di forza e i punti deboli, in questo modo si possono tenere alla larga tutte le minacce che minano una campagna pubblicitaria o una promozione di un prodotto.
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